La festa della Bruna

Il 2 luglio è stato un giorno importante per i materani che hanno festeggiato la Madonna della Bruna, la Santa protettrice.

La tradizionale festa Patronale, che mescola sacro e profano, è un evento molto atteso. La città si sveglia prestissimo. Infatti, già dalle prime ore del mattino, sotto un cielo ancora rosato, si svolge lenta la processione dei pastori, in cui il quadro della Vergine viene condotto per le chiese del sasso Caveoso e Barisano tra le batterie delle polveri da sparo.

Questo è il giorno più lungo per Matera, ma anche quello più sentito e vissuto, che si conclude con il tradizionale “strazzo”, ovvero lo sfascio al carro di cartapesta. Ogni anno i materani ne realizzano uno nuovo, così come narra la leggenda del conte Tramontano il quale prometteva alla cittadinanza tutto il necessario per la sua realizzazione in onore della Santa Patrona.

Uno spettacolo poco adatto a chi teme di essere coinvolto in una rissa e soffre di demofobia 😉

Migliaia di materani assalgono il carro, come formiche, desiderose di portare a casa anche un pezzo solo di qualche statuina come segno benaugurante.

Un copione che ogni anno si ripete sotto gli occhi increduli (e forse anche un po’ spaventati) di molti turisti che assistono per la prima volta, ma che ha sempre un certo folklore.

Tra luminarie colorate, musica, risate, bancarelle, palloncini, giostre e l’immancabile profumo di caramelle e zucchero filato, la festa continua. Fiumi di persone affollano le vie del centro storico per poi ritrovarsi tutte con il naso all’insù …Grandi e piccini ad ammirare lo spettacolo dei fuochi d’artificio. Una pioggia di stelle filanti verdi, gialle, rosse e blue illuminano nella notte più lunga dell’anno il bellissimo paesaggio dei Sassi di Matera.

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Flavia Carbone

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