Appassionati d’arte? Benvenuti al Musma, allora!
Quello che vi sto per mostrare è il più importante museo italiano dedicato alla scultura contemporanea. Tappa obbligata per chiunque venga a visitare Matera.
Potete mancare proprio voi?
Un vero gioiello a due passi da piazza Duomo, la zona più antica e più alta della città. Una bella scoperta. Un luogo in cui perdersi per qualche ora lasciandosi alle spalle la frenesia della vita quotidiana. A tu per tu con i più grandi maestri del’900, da Kengiro Azumo a Marcello Mascherini, da Giacomo Manzù ad Arnaldo Pomodoro, fino a Fausto Melotti.
Nella splendida cornice di palazzo Pomarici sono custodite più di 400 opere tra sculture, ceramiche, medaglie, gioielli, disegni e incisioni. La storia di quest’elegante dimora è legata al nome di Cesare Pomarici, ricco notaio della provincia di Potenza, il quale nel 1682 sposò l’aristocratica materana Gaetana Firrau.
Pochi anni dopo, nel 1687, i due piccioncini acquistarono questo edificio signorile, che svetta sui tetti del Sasso Caveoso, e vissero su quei 2000 mq felici e contenti con tanto di pargoli. Praticamente due cuori e una capanna…
Ancora oggi i materani lo chiamano “Palazzo Pomarici” in onore della famiglia o “Palazzo delle cento stanze” per le sue enormi dimensioni.
Passeggiando per le sale, dei piani nobili, potrete respirare tutto il fascino delle atmosfere d’antan. Se c’era un’aristocrazia a Matera abitava qui tra i soffitti, con i bei cornicioni, e le alte finestre. Ma ritorniamo alle opere. Qui ammirerete sculture più classicheggianti. Mi hanno colpito particolarmente le terracotte di Arturo Martini o “Il Birichino” di Menardo Rosso, del 1883. Rappresenta un bambino sorridente. Nella ricerca plastica del volto è evidente l’influenza del francese Rodin. Non trovate?
O la Donna accovacciata di Emilio Greco, costruita attraverso la linea curva. Qui è racchiusa tutta la sensualità della terra siciliana. Occhio, il materiale vi ingannerà. Sembra bronzo ma, in realtà, si tratta di gesso-patinato. Nelle altre sale ci sono sculture decisamente più moderne. Troverete opere dell’astrattismo e qualcosa della cultura sud-americana.
Ma il Musma è anche stato ribattezzato “museo dell’amicizia” perché è fatto di donazioni di galleristi. Al buon cuore dell’editore milanese Vanni Scheiwiller e della moglie Alina Kalczynska si deve la sua ricca biblioteca e molte opere d’arte. Un luogo che diventa anche degno coronamento all’incontro tra amiche. Per questo ho deciso di andare a visitarlo con la mia amica Simona. Tra l’altro, neanche ci fossimo messe d’accordo, ci siamo presentate come le gemelle Kessler, con lo stesso cappottino rosa…Ah, questione di feeling!
Dalla corte principale si accede a sette ampie grotte, interamente scavate nella roccia calcarenitica. Gli ipogei rappresentano una location davvero suggestiva dove le sculture moderne, incastonate nel tufo, sembrano pietre preziose montate su antichi monili. Qui potrete ammirare opere dell’espressionismo astratto, della scuola di New-York degli anni’30 e del 900. Un gioco di volumi dove i pieni e i vuoti delle sculture si fondono armonicamente con quelli dell’architettura dei Sassi. Un tempo questi antichi ambienti erano utilizzati dalla famiglia Pomarici come stalle e ricovero per le carrozze, granai per la conservazione delle derrate alimentari e frantoi, come testimoniano i palmenti, le grandi vasche per la pigiatura dell’uva.
Le “Sale della Caccia” sono delle vere e proprie chicche nascoste all’interno del bel palazzotto. Tra queste antiche mura è custodita una ricca collezione di ceramiche. Guardatevi intorno e contemplate le bellissime pitture parietali settecentesche raffiguranti scene di caccia, scorci di vita bucolica e decorazione a grottesche. L’effetto Wow è garantito!
Un capitolo a parte meriterebbero i meravigliosi cancelli. Vere e proprie opere d’arte realizzate da maestranze locali su disegni di artisti.
Quando ho lasciato il Musma, un po’ ho invidiato quelli della fondazione Zétema che vivono immersi tra poesia, arte e bellezza. Beati loro!
CONTATTI
Musma
Museo della scultura Contemporanea
Via S. Giacomo, 75100 Matera
www.musma.it
GIORNI E ORARI DI APERTURA
dal 7 novembre al 14 marzo: 10.00 – 14.00 (apertura pomeridiana straordinaria: € 25,00 + Visita guidata: €25,00)
dal 1° ottobre al 5 novembre e dal 15 marzo al 31 marzo: 10.00 – 18.00
dal 1° aprile al 30 settembre: 10.00 – 14.00 / 16.00 – 20.00
Aperto dal martedì alla domenica.
Giornata di chiusura il lunedì (escluso i giorni festivi).
Il museo è chiuso il 25 dicembre, il 1 gennaio e il 2 luglio.