“La Luce Nella Masseria” ci ha letteralmente conquistato.
Siamo ancora tutte lì, con il cuore rapito dalle vicende piene di emozioni della famiglia Rondinone: questo film ci ha riportato in un’atmosfera sognante, ci ritroviamo sedute attorno ad una grande tavolata imbandita con pane di Matera, peperoni cruschi, vino buono e profumo di cose deliziose, che sanno di famiglia, di casa, di condivisione.
Ci siamo spesso affacciate dalle balconate dei Sassi, ma stavolta, quando lo faremo, non potremo fare a meno di sentirci un po’ Imma, pensierosa d’amore, oppure Marietta, intenta a costruirsi un futuro, o ancora la piccola Anna, con un mondo di cose da dire.
Con più di 3 milioni di telespettatori, la pellicola girata in una spaziosa masseria alle porte del Belvedere di Murgia Timone promette di far parlare di sè ancora a lungo: in questo post vedremo insieme i momenti più salienti e indimenticabili de “La Luce nella Masseria”.
La trama
I “Rondinone”, contadini da generazioni, sono una delle tante, umili famiglie materane la cui esistenza ruota intorno alla propria Masseria, fulcro della quotidianità e del duro lavoro.
Protagonista indiscusso della storia è il piccolo Pinuccio, spigliato ragazzino di undici anni, che, letteralmente incantato dall’avvento della TV in città, si avvale del potere di questa “scatola magica”, per guidare sulla retta via il destino dei suoi cari.
Sarà proprio attraverso i suoi occhi e la sua appassionante narrazione, che impareremo a conoscere il suo affezionato nonno Eustachio, la sua amorevole mamma Damianina, sua sorella Marietta, nonché i suoi zii, Michele e Carismo con il desiderio di emigrare e cambiar vita, contrapposto a quello dei suoi cuginetti di restare per sempre insieme in Masseria.
Ma, in particolare, vivremo l’Amore Puro dell’adorato zio Vincenzo (il suo preferito) e la dolce e tenace Imma, che tra mille difficoltà e luoghi comuni, riuscirà a trionfare nonostante tutto.
La Matera degli anni ’60
È proprio in questo periodo storico, agli albori degli anni ’60, che la nostra cara Matera assiste ad un cambiamento epocale.
Ad una realtà rurale immobile ed arretrata, se ne affianca una incentrata sul progresso industriale e l’innovazione tecnologica, che reca con sé, appunto, il “miracolo” della televisione.
L’ attrazione per questa seducente novità, non potrà che affascinare, come avviene per il nostro Pinuccio, anche i materani più diffidenti, aprendo una nuova finestra sul futuro.
Con l’avvento delle trasmissioni RAI, a Matera giungono anche molteplici programmi divertenti ed interessanti che conquistano i telespettatori.
Uno dei più graditi dell’epoca è, senza dubbio, CANZONISSIMA, varietà in onda dal 1956 al 1975, consistente in una gara canora alla quale è anche abbinata la LOTTERIA DI CAPODANNO, divenuta poi nota ai più come LOTTERIA ITALIA.
Per la famiglia Rondinone, così come per tutti i materani, questo programma CULT diventa un’irresistibile ed irrinunciabile occasione di socialità.
Il significato che abbiamo colto noi di Matera Secrets
Torniamo al titolo di questo suggestivo TV MOVIE, soffermandoci sulla parola LUCE.
Nell’ambito della storia, essa si riveste di diversi significati; da una parte è il bagliore del progresso e della modernità che arrivano prepotenti e folgoranti, dall’ altro è il riflesso che rischiara i veri sentimenti dei personaggi, espugnando egoismi, interessi e ritrosie.
Ma, questa LUCE, in realtà, ha un valore universale anche ai giorni nostri. Se, infatti, riuscissimo a non farla mai estinguere anche nei momenti più bui, i nostri cuori e le nostre menti ce ne sarebbero grati.
Il commento di Monica
Assistere a questa splendida fiction, non solo mi ha profondamente emozionato, ma è stato spunto di riflessione per cogliere l’autentico valore della FAMIGLIA, inteso come quel luogo fisico ed emotivo che, mai ci abbandonerà e nel quale ritroveremo sempre un rifugio accogliente, anche quando ci sembrerà di aver smarrito la strada.
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